Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) ha inaugurato la Sessione su Transnational Corporations in Southern Africa il 16 e 17 agosto 2016 a Manzini, Swaziland, prendendo in esame le conseguenze dell’industria estrattiva e del land grabbing nei paesi dell’Africa subsahariana. I casi ascoltati, le testimonianze e le analisi degli esperti hanno documentato l’esistenza di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani fondamentali di numerose comunità africane (Scarica la Dichiarazione del TPP dell’agosto 2016).
Il 17 e 18 agosto 2017, il Tribunale si è riunito nuovamente a Johannesburg per la seconda Sessione, durante la quale sono stati presi in esame sette nuovi casi e ascoltate le analisi degli esperti che hanno ricostruito il quadro normativo, politico e sociale che determinano l’ampio spettro di violazioni documentate e presentate alla giuria del TPP. La decisione del Tribunale relativa alla seconda tappa del processo di indagine è disponibile a questo link in lingua inglese (Scarica la Decisione del Tribunale dell’agosto 2017).
Durante la terza e ultima sessione svoltasi a Johannesburg il 9 -11 novembre 2018, il TPP ha ricevuto rapporti dettagliati sui 18 casi presentati nelle udienze di Manzini nel 2016 e Johannesburg nel 2017. Queste relazioni hanno fornito una prova sostanziale delle cause e responsabilità personali e istituzionali per le violazioni dei diritti umani e dei popoli commesse dalle multinazionali, che corrispondono alla più severa qualificazione di crimini contro l’umanità secondo il diritto internazionale vigente. Il Tribunale ha espresso il suo giudizio nella Dichiarazione della giuria e nella Sentenza finale che conclude il processo.