François Rigaux, I diritti dei popoli e la Carta di Algeri, Gruppo Abele Editore, Torino, 2012 (II ed).

 

“Coscienti di interpretare le aspirazioni della nostra epoca, ci siamo riuniti ad Algeri per proclamare che tutti i popoli del mondo hanno pari diritto alla libertà.”

Dalla Carta di Algeri – riferimento universale sui diritti fondamentali in cui vengono enunciati i diritti dei popoli in un testo di trenta articoli, che identificano nei diritti all’identità nazionale e culturale, all’autodeterminazione, nei diritti economici, nel diritto alla cultura, all’ambiente e alle risorse comuni, nei diritti delle minoranze, i capitoli incompiuti nel diritto internazionale dei diritti umani e le aree di impunità delle loro violazioni – è nata una nuova consapevolezza dei diritti di tutti, attualissima oggi in tempi di globalizzazione. In questo volume di François Rigaux vengono ricostruiti i fondamenti giuridici del diritto dei popoli e ripercorse le tappe fondamentali del Tribunale permanente dei popoli, nelle sue sessioni intervenute tra il 1979 e il 2011.

Fondazione Lelio e Lisli Basso (a cura di), La Dichiarazione di Algeri, Nottetempo, Roma, 2016.

 

Lingue: italiano, francese, inglese, arabo, spagnolo, portoghese

 

“E c’è un’altra cosa che rende fiduciosi nell’utopia, la buona utopia, ed è l’esempio delle attività di Lelio Basso […].Tra le ultime due sessioni del Tribunale Russel II sull’America Latina ha lanciato il progetto di tradurre gli ideali che ci erano comuni in una dichiarazione universale dei diritti dei popoli: ci pareva in quel momento una utopia. Eppure ora è diventata una realtà” (François Rigaux). A quarant’anni dalla sua proclamazione, la Dichiarazione di Algeri – pubblicata in questo volume in sei lingue – continua a proporre di usare l’arma del diritto in favore dei popoli che rivendicano la libertà, per sviluppare un nuovo diritto internazionale e fornire risposte agli scenari sempre nuovi di repressione e costrizione.

Julio Cortázar, Fantomas contro i vampiri multinazionali, Derive Approdi, Roma, 2006.

 

Lingua: italiano

 

In questa brillante miscela di romanzo e fumetto supereroistico, Julio Cortázar espone una sorta di connessione tra un universo di fantasia, sensibilità e immaginazione e il mondo dell’economia e della politica. Fantomas contra los vampiros multinacionales è un libro provocatorio che aiuta a comprendere l’evoluzione del capitalismo dagli anni Settanta all’attuale processo di globalizzazione. Pubblicato sotto forma di fumetto nel 1975, all’epoca del Tribunale Russell II, l’opera viene riproposta in epoca recente con una introduzione di Gianni Tognoni.

Andrew Byrnes and Gabrielle Simm (a cura di), Peoples’ Tribunals and International Law, Cambridge University Press, Cambridge, 2017. Con contributi di: Andrew Byrnes, Sarah Dehm, Ustinia Dolgopol, Nicola Edwards, Saskia E. Wieringa, Simona Fraudatario, Rosalba Icaza, Belén Olmos Giupponi, Gabrielle Simm e Gianni Tognoni

 

Lingua: inglese

 

Peoples’ Tribunals and International Law è il primo libro che analizza come i tribunali creati dalla società civile interagiscono con il diritto internazionale. Con contributi che trattano di organismi nati in Europa, America Latina e Asia, questa raccolta fornisce prospettive interdisciplinari e approfondimenti unici sul fenomeno dei tribunali d’opinione. Scritto da accademici di diritto, antropologia e relazioni internazionali, il volume include anche le riflessioni degli attivisti della società civile e dei sostenitori di tali tribunali e comprende capitoli che vanno dal Tribunale Permanente dei Popoli ai recenti tribunali come quello sull’Indonesia di Soeharto e sulle violazioni contro i migranti in Europa. La riflessione sui tribunali di opinione e il diritto internazionale è frutto del seminario tenutosi il 27-28 settembre 2013 a Roma presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso, con il patrocinio dell’Australian Human Rights Centre della University of New South Wales, Sydney, Australia.

Simona Fraudatario, Antoni Pigrau Solé (a cura di), Colombia entre violencia y derecho, Implicaciones de una Sentencia del Tribunal Permanente de los Pueblos, Ediciones Desde abajo, Bogotà, 2012. Con testi di:  Ferreira Marcelo, Fraudatario Simona, Giraldo Moreno, Javier, Guzmán William, Ippolito Franco, Olaya Carlos, Pigrau Solé Antoni, Ramírez Cuellar Francisco, Rütsche Bruno, Sarmiento Anzola Libardo, Texier Philippe, Tognoni Gianni.

 

Lingua: spagnolo

 

Con la sessione sulla Colombia (2006-2008), il TPP ha occupato il centro della storia recente del paese. Le analisi di esperti e testimoni internazionali proiettano a livello globale le sfide con cui si è a lungo misurata la società colombiana: la violazione dei diritti umani e l’impunità, fattori caratterizzanti le politiche economiche di libero commercio. Il libro propone diverse letture del “laboratorio Colombia” e analizza le implicazioni giuridiche, sociali, politiche ed economiche della sentenza pronunciata dal TPP nel 2008, dando spazio inoltre a un’interpretazione sperimentale della categoria giuridica di genocidio. La realizzazione della Sessione è il risultato del lavoro politico, giuridico e sociale di movimenti, sindacati, contadini, afrocolombiani e indigeni che hanno fatto del diritto uno strumento di contrasto alla violenza e di realizzazione di pace e democrazia.

Simona Fraudatario, Gianni Tognoni (a cura di), Diritti dei popoli e disuguaglianze globali. I 40 anni del Tribunale Permanente dei Popoli, Altraeconomia, Milano, 2020. Con testi storici di Lelio Basso, Julio Cortázar, Eduardo Galeano. Saggi di Franco Ippolito e Roberto Schiattarella.

 

Lingua: italiano

 

Il volume propone una rilettura complessiva dell’opera del TPP e disegna una “mappa” della storia dei popoli degli ultimi quattro decenni. Ripercorrendo i lavori e le analisi più significative che hanno accompagnato trasformazioni epocali, il volume entra nelle radici e nella comprensione delle due realtà contrapposte nel titolo, i diritti dei popoli e le disuguaglianze globali, che riassumono la contraddizione più inconciliabile e urgente del tempo che stiamo vivendo. Inquadrato da due saggi originali di rappresentanti autorevoli del diritto e dell’economia, Franco Ippolito e Roberto Schiattarella, il percorso di riflessione che viene proposto permette di rivivere “al presente” l’evoluzione dei modelli, dei meccanismi, degli attori, dei linguaggi del rapporto tra economia e diritto: con la logica e le prospettive ‘capovolte’ raccomandate nei testi di Lelio Basso, Julio Cortázar ed Eduardo Galeano, culturalmente centrali nella storia del TPP.

Permanent Peoples’ Tribunal (a cura di), Repression & resistance the Filipino people vs Gloria Macapagal-Arroyo, George W. Bush, et al.: Permanent Peoples’ Tribunal, second session on the Philippines, the Hague, the Netherlands, March 21-25, 2007, in collaborazione con: International Coordinating Secretariat (Utrecht) and IBON Foundation Inc., 2007.

 

Lingua: inglese

 

La seconda sessione del TPP su Le Filippine (L’Aia, 21-25 marzo 2007) segna un punto culminante nella campagna nazionale e internazionale contro la repressione nel paese, in quanto identifica e definisce chiaramente le motivazioni, le politiche e le forze che la caratterizzano. Questo libro documenta il lavoro delle organizzazioni richiedenti la sessione, degli esperti coinvolti e della giuria del TPP. Come nella prima sessione sulle Filippine ad Anversa nel 1980, in cui sono stati riconosciuti i diritti violati dal regime di Marcos, anche nella seconda sessione il TPP ha mostrato ancora una volta la sua attenzione alla causa dei diritti dei popoli e della giustizia.

Gianni Tognoni (a cura di), Tribunale Permanente dei Popoli, Le Sentenze: 1979-1998, Casa Editrice Stefanoni, Lecco, 1998. Con contributi di: Gianni Tognoni, François Rigaux e Elmar Altvater

Lingua: italiano

 

Questa raccolta di sentenze del Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) viene proposta nel 20° anniversario della morte del suo ideatore e fondatore, Lelio Basso. Molte delle linee di fondo che via via si sono espresse lungo le tante sessioni e sentenze che hanno affollato primi decenni di attività del TPP possono essere ricondotte alle sue intuizioni ed esperienze di pensiero ed azione. Elemento essenziale ed originale di Basso era pensare-agire la politica come esercizio di ricerca. Il TPP non è altro che il tentativo di fare di questa logica di ricerca condivisa una pratica visibile, comunicabile e fruibile; permanente come strumento istituzionale, estremamente flessibile ed innovativa in quanto portata a rispondere alla diversità della storia. La proposta di questo libro non è dunque solo quella di essere documentazione di fatti: è il resoconto di un progetto di ricerca e della storia del diritto dei popoli disegnata dal TPP.

Upendra Baxi, The Future of Human Rights, Oxford University Press, Oxford, 2008.

 

Lingua: inglese

 

Questo libro analizza criticamente i discorsi contemporanei sulla natura dei diritti umani, la loro storia, i miti che vi sono incorporati e contribuisce a una lettura alternativa mettendo al centro le preoccupazioni e gli interessi delle “persone in lotta e delle comunità di resistenza”. nonostante il secolo scorso sia stato giustamente descritto come il secolo dei diritti umani, i “popoli senza diritti e sofferenti” permangono. Per questo motivo, Baxi analizza l’abisso tra l’attualità e le possibilità per il futuro. Analizza, inoltre, il significato delle Nazioni Unite e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e prosegue con lo studio di questioni più contemporanee come, per esempio, la lotta delle donne, per dare un’impronta femminile alla comprensione e alla pratica dei diritti umani, e l’impatto della globalizzazione sul movimento per i diritti umani. Il volume include una discussione sulle norme proposte dalle Nazioni Unite in merito alle responsabilità delle multinazionali e di altre entità commerciali in materia di diritti umani.

Asia Floor Wage Alliance (a cura di), National People’s Tribunal on Living Wage for Garments Workers in AsiaSynthesis Report, 2014.

 

Lingua: inglese

 

La lotta per un salario dignitoso ha registrato nuovi sviluppi nell’ultimo decennio, dando voce alla richiesta di un salario minimo regionale nel settore dell’abbigliamento anche in Asia. La richiesta ha iniziato a prendere forma nel 2006 attraverso la creazione di un processo di consenso collettivo tra le organizzazioni sindacali asiatiche che ha portato alla formulazione di una metodologia per il calcolo e la definizione di un salario minimo transnazionale nel settore dell’abbigliamento all’interno della regione, noto come Asia Floor Wage (AFW). La battaglia è entrata in una seconda fase dopo il lancio pubblico della campagna guidata dall’Asia Floor Wage Alliance (AFWA) il 7 ottobre 2009, giornata mondiale del lavoro dignitoso. Nell’ambito di questo processo, l’AFWA, in collaborazione con il Tribunale Permanente dei Popoli, ha organizzato tra il 2011 e il 2015 una serie di audizioni nazionali per il riconoscimento del salario dignitoso per le lavoratrici dell’abbigliamento dell’industria asiatica. Questo rapporto ha lo scopo di fornire una panoramica dei principali risultati delle sessioni, le analisi di fondo fornite al TPP, le testimonianze presentate durate le sessioni, le sentenze e la documentazione rilevante, con particolare riferimento all’industria dell’abbigliamento e alla governance internazionale delle industrie globali.

Andrés Barreda Marín (a cura di), La Audiencia Final (12 al 15 noviembre de 2014) Sentencia, Fiscalías y Relatorías, Capítulo México del Tribunal Permanente de los Pueblos (2011-2014), Editorial Itaca, Ciudad de México, 2016.

 

Lingua: spagnolo

 

Il Tribunale Permanente dei Popoli, Capitolo Messico, si è formalmente riunito dal 21 ottobre 2011 al 15 novembre 2014 con il titolo “Libero commercio, violenza, impunità e diritti dei popoli”. Si sono svolte 39 udienze preliminari corrispondenti a numerosi assi tematici: guerra sucia, migrazione, femminicidio e violenza di genere, lavoratori, mais e sovranità alimentare, devastazione ambientale, disinformazione e violenza contro i giornalisti, diritto all’istruzione, repressione contro i movimenti sociali e i giovani. Il volume raccoglie la documentazione presentata al Tribunale in occasione dell’udienza finale deliberante. Il capitolo Messico ha aperto la possibilità di costruire una prima immagine generale e puntuale della complessa violenza strutturale che caratterizza la storia recente del paese, a partire dall’implementazione senza freni delle politiche di libero commercio in atto dagli anni Novanta del secolo scorso.

Andrés Barreda Marín (a cura di), Memoria del las Resistencias del Pueblo de México. La Represión a los movimientos sociales y a los defensores de los derechos humanos (22 al 24 de noviembre de 2013), Capítulo México del Tribunal Permanente de los Pueblos (2011-2014), Libre comercio, violencia, impunidad y derechos de los pueblos, Editorial Itaca, Cuidad de México, 2017.

 

Lingua: spagnolo

 

L’udienza tematica dedicata alla “Repressione dei movimenti sociali e dei difensori dei diritti umani” (Città del Messico, 22-24 novembre 2013) ha riunito settori emblematici della storia recente del paese. Hanno testimoniato gruppi sociali e leader storici indigeni, contadini, lavoratori, sindacati, studenti, insegnanti, militari vittime della violenza, organizzazioni civili e non governative e intellettuali del nord, del centro e del sud del Paese. L’udienza ha mostrato come le azioni dello Stato messicano – in particolare dopo la firma dell’Accordo di libero scambio con il Nord America – non siano state soltanto finalizzate a contenere le proteste contro le scelte economiche del paese, ma piuttosto a minimizzare e ridurre al silenzio le aspirazioni democratiche di ampi settori della società messicana, sempre più coinvolti in massacri e sparizioni forzate e violenza generalizzata. Le testimonianze presentate dinanzi al Tribunale hanno ricondotto la repressione a un disordine strutturale di lunga data, che richiede di essere seriamente discusso per impedirne il suo perpetrarsi.