• FASE 1

    Il TPP riceve da parte di movimenti, associazioni, individui e collettività una richiesta per attivare una procedura di indagine. Nella lettera indirizzata alla Presidenza e alla Segreteria generale del TPP, le organizzazioni richiedenti espongono le loro preoccupazioni e le questioni che la sessione dovrebbe affrontare; specificano, inoltre, se sono stati aditi tribunali formali nazionali o internazionali e se persistono elementi di impunità.

  • FASE 2

    Il Tribunale verifica l’autonomia decisionale ed operativa dei richiedenti rispetto ad attori politici ed economici esterni. Valuta, inoltre, l’attendibilità della richiesta e la conformità con il mandato e le funzioni previste dal suo Statuto. Il Tribunale formula, poi, una risposta di accettazione o di non conformità del caso e lo comunica alle organizzazioni richiedenti.

  • FASE 3

    Il Tribunale apre la fase di istruttoria durante la quale realizza indagini indipendenti sulle questioni sulle quali è chiamato a produrre un giudizio o una opinione consultiva. Informa le parti accusate della richiesta ricevuta con l’invito a presentare la propria difesa.

  • FASE 4

    Le realtà richiedenti si incaricano di elaborare un atto di accusa che viene inviata alla Segreteria generale con almeno tre mesi di anticipo dall’udienza pubblica. La Segreteria generale si occupa di convocare i rappresentanti della giuria che dovranno comparire in occasione della sessione pubblica di cui definisce tempi e modalità di realizzazione in accordo con le realtà richiedenti. Ai fini della sessione pubblica, le realtà richiedenti documentano i casi e selezionano i testimoni secondo un programma discusso con la segreteria generale del TPP. A sessione realizzata, e avendo esaminato la documentazione raccolta, le testimonianze orali e le ragioni presentate dalla difesa, la giuria del Tribunale presenta il suo giudizio o parere consultivo.
  • FASE 5

    Il processo si conclude con l’invio della sentenza e la sua presentazione alle parti interessate e alle agenzie nazionali e internazionali competenti nelle questioni prese in esame dal Tribunale nel corso della sessione. Le realtà richiedenti utilizzano la sentenza come strumento di validazione di percorsi giuridici e politici di riconoscimento delle istanze sottoposte all’attenzione e all’esame del Tribunale.