Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è stato invitato a formulare un’opinione consultiva sul fracking e altre tecniche non convenzionali di estrazione del petrolio e del gas e sul cambiamento climatico, in relazione al loro impatto sui diritti delle popolazioni colpite e sui diritti della natura. La richiesta, formulata e firmata da numerosi rappresentanti qualificati di gruppi accademici e organizzazioni comunitarie, è il risultato di una lunga fase di indagine condotta nell’arco di due anni secondo i termini di riferimento dello Statuto del TPP. La sessione si è svolta tramite una piattaforma virtuale (Zoom) dal 14 al 18 maggio 2018, e si è conclusa una dichiarazione preliminare del TPP.
L’opinione consultiva risponde alle seguenti domande:
- In quali circostanze il fracking e altre tecniche non convenzionali di estrazione del petrolio e del gas violano i diritti umani tutelati dal diritto internazionale?
- In quali circostanze il fracking e altre tecniche non convenzionali di estrazione del petrolio e del gas determinano misure provvisorie, una valutazione che impone ulteriori controlli, interventi di risanamento o rischi ambientali?
- Qual è l’entità della responsabilità degli Stati e degli attori non statali per le violazioni dei diritti umani e per i danni ambientali e climatici causati da queste tecniche di estrazione del petrolio e del gas?
- Qual è l’entità della della responsabilità degli Stati e degli attori non statali, sia legale che morale, per le violazioni dei diritti della natura connessi ai danni ambientali e climatici causati da queste tecniche non convenzionali di estrazione del petrolio e del gas?
Il TPP nell’opinione consultiva:
- Mostra come il fracking e altre tecniche non convenzionali di estrazione di petrolio e gas sono componenti di strategie e politiche estrattive più generali.
- Valuta le prove presentate, utilizzando la dottrina sviluppata dal TPP nel corso della sua storia.
- Collega queste prove con l’evoluzione della dottrina culturale e giuridica in merito al dibattito sui diritti dei popoli e sui diritti della natura.
Nelle conclusioni, il TPP:
- Riconosce la piena responsabilità degli attori statali e non statali per la commissione di violazioni sistematiche dei diritti umani, dei popoli, ecologici e della natura come affermate e sanzionate nel diritto internazionale esistente.
- Sottolinea il fallimento del sistema giuridico e dei documenti giuridici internazionali esistenti per affrontare pienamente le responsabilità degli stessi attori rispetto allo spettro delle violazioni documentate dei popoli e dei diritti della natura.
- Riconosce e si congratula con quei paesi e giurisdizioni che hanno vietato il fracking e condanna quei paesi e giurisdizioni che hanno revocato il divieto di messa al bando e la moratoria.
Il Tribunale Permanente dei Popoli infine si congratula con il professor Tom Kerns, il suo gruppo organizzativo, i numerosi testimoni e esperti per l’enorme lavoro svolto nell’organizzazione di questa innovativa sessione del TPP.
Per maggiori informazioni, visita il sito: www.tribunalonfracking.org