Roma, Torino, 27 ottobre 2015 – Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) terrà a Torino, dal 5 all’8 novembre 2015, la sessione conclusiva del processo di indagine dedicato a Diritti fondamentali, partecipazione delle comunità locali e grandi opere (dal Tav alla realtà globale) inaugurato a Torino il 14 marzo 2015. La sessione pubblica avrà luogo presso la “Fabbrica delle E” del Gruppo Abele, e si concluderà ad Almese nella sede del Teatro Magnetto il giorno 8 novembre con la lettura del dispositivo della Sentenza.
Il Tribunale Permanente dei Popoli è un tribunale di opinione indipendente che nasce nel 1979 come diretta prosecuzione del Tribunale Russell II, promosso da Lelio Basso negli anni ’70, sulle dittature in America Latina. Ne fa parte una rete internazionale di esperti appartenenti alle diverse discipline della ricerca giuridica, economica e socio-politica. Il Tribunale rappresenta un efficace strumento di denuncia, affermazione e visibilità dei diritti umani e dei popoli e produce analisi critiche sulle ragioni dell’ineffettività del diritto, soprattutto in relazione alle dinamiche globali dell’economia e della finanza.
Il TPP è stato chiamato ad ascoltare le ragioni del ricorso presentato l’8 aprile 2014 da numerosi sindaci dei Comuni della Val di Susa e dal Controsservatorio Val Susa, che hanno contattato il TPP per accertare le violazioni dei diritti fondamentali delle comunità della Val Susa con riferimento alla progettata costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione. Il ricorso è stato ritenuto ammissibile dalla presidenza del TPP con provvedimento del 20 settembre 2014, ed è stata avviata una attività istruttoria che ha visto il Segretario generale del TPP Gianni Tognoni incontrare i movimenti di opposizione alla costruzione dell’aeroporto di Notre Dame des Landes in Francia e alla realizzazione del progetto Mose a Venezia.
Il Tribunale a Torino analizzerà per la prima volta e in maniera più diretta le denunce su scenari europei di violazione di diritti umani fondamentali. «Il ricorso, secondo Franco Ippolito, Presidente del TPP, «pone tematiche simili a quelle già attualmente sottoposte all’esame del TPP: specificamente il caso Messico, quello dell’industria mineraria del Canada e la richiesta di una sessione sul fracking». Per Gianni Tognoni, «il caso TAV, insieme alle altre vicende segnalate al TPP, è rappresentativo di processi e meccanismi più generali, specificamente importanti nella attuale fase della evoluzione economica-politica europea e mondiale». Nel corso della sessione pubblica, il TPP esaminerà il caso TAV insieme ad altri casi europei ed extraeuropei che secondo i richiedenti sono significativi delle diverse modalità secondo cui si esperimenta la realtà di un diritto solo procedurale e l’assenza di effettivi strumenti giuridici di azione.
La giuria del Tribunale sarà presieduta dal magistrato onorario della Corte suprema di cassazione francese, Philippe Texier, e composta dall’esperto di diritto pubblico, Umberto Allegretti, dal magistrato della Corte suprema di cassazione spagnola, Perfecto Andrés Ibáñez, dalla giurista francese Mireille Fanon, dall’ecologista cilena, Sara Larrain, dall’avvocata colombiana, Dora Lucy Arias, dal sociologo portoghese, Luis Moita, dall’esperto di diritto internazionale pubblico e ambientale, Antoni Pigrau Solé, e dall’economista italiano Roberto Schiattarella. Sarà presente il Segretario generale del TPP, Gianni Tognoni.
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