Su richiesta di una coalizione di associazioni della società civile del Maghreb, il Tribunale Permanente dei Popoli ha indetto la sessione pubblica su Le violazioni dei diritti umani dei migranti da parte degli Stati del Maghreb, dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri, che si tè tenuta a Palermo dal 23 al 25 ottobre 2025, in concomitanza con il Festival Sabir organizzato dall’Arci.
Le organizzazioni richiedenti hanno presentato una documentazione ampia e dettagliata che attesta la natura sistematica, la gravità e la persistenza delle violazioni dei diritti umani e dei popoli nei confronti dei migranti, fornendo prova di un regime transnazionale di violenza istituzionalizzata che si manifesta attraverso: la crescente militarizzazione delle frontiere e l’uso sistematico della forza; la proliferazione di luoghi di detenzione spesso al di fuori di qualsiasi quadro giuridico; la criminalizzazione della solidarietà attraverso procedimenti legali o pressioni amministrative, e la diffusione istituzionale di discorsi razzisti e xenofobi che alimentano ulteriormente la stigmatizzazione e la repressione (atto di accusa in francese e in inglese; abstract dell’atto di accusa in inglese, francese, italiano e arabo)
In linea con la sua missione, la sessione del TPP ha esaminato la natura sistemica delle violazioni, le loro varie manifestazioni e le cause profonde del loro perdurare. Il 25 ottobre 2025, la giuria ha rilasciato una dichiarazione preliminare dove si illustrano le prove fornite dall’accusa e le testimonianze, e si forniscono un primo elenco di raccomandazioni. Attualmente la giuria sta redigendo la sentenza definitiva che sarà presentata nei primi mesi del 2026 secondo un programma che sarà reso pubblico prossimamente.
