di Franco Ippolito
Questo contributo, a firma di Franco Ippolito, già Presidente del TPP (2014-2017), offre una riflessione sul rilievo concreto e ancora attuale della figura professionale e politica del secondo Presidente del nostro Tribunale, Salvatore Senese (2004-2014).
Senese ha svolto un ruolo di primo piano nello scenario istituzionale italiano, promuovendo la crescente importanza di una magistratura indipendente in un mondo che ha strutturalmente capovolto la gerarchia tra diritto-giustizia e poteri politici ed economici. La sua intensa esperienza in settori altamente repressivi e orfani, come quello dei diritti dei lavoratori, gli ha dato la possibilità di comprendere da vicino i conflitti sociali, nonché la percezione del rischio permanente della legge e della giustizia di diventare garante dei potenti piuttosto che degli emarginati. Il suo ruolo di magistrato nel periodo più duro del terrorismo italiano, gli anni ’70, gli ha dato la possibilità di essere una guida, grazie al suo ruolo di alta responsabilità nelle fazioni “democratiche” della magistratura, garantendone la piena indipendenza, oltre che alla produzione di un corpus di pubblicazioni dottrinali sorprendentemente lucide e mai puramente teoriche, che mantengono tutta la loro attualità e chiarezza didattica.
La sua partecipazione in qualità di relatore nel Tribunale Russell sulle dittature latinoamericane (1974-1976), nella formulazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (Algeri 1976) e nella vita del TPP, fino alla sua presidenza (2004-2014), ha permesso di tradurre ogni volta gli scenari fattuali delle violazioni esaminate in risposte alle lacune esistenti nel diritto internazionale.
L’articolo (disponibile solo in lingua italiana su una delle principali testate di riferimento per l’associazione di giuristi, “Questione Giustizia”) ricostruisce e analizza in modo rigoroso la vita, il profilo giuridico e politico di Salvatore Senese, affinché il suo esempio possa fungere da richiamo per le giovani generazioni di magistrati, ricordando un percorso che si riflette ed è accessibile attraverso le sessioni del TPP. Il profondo impegno di Senese nelle vicende più critiche dello scenario italiano e internazionale, con una coerenza unica tra rigore dottrinale e vicinanza ai bisogni non soddisfatti della giustizia, resta uno dei tesori più stimolanti per l’indipendenza metodologica, etica, politica e la credibilità del TPP.